La crescente competitività presente sui mercati nazionali e internazionali e la progressiva riduzione dei margini di guadagno non consentono più alle aziende di affidarsi al solo intuito dell’imprenditore, ma impongono che ogni decisione sia attentamente ponderata e adottata con il supporto di adeguate informazioni.

In questa situazione un validissimo supporto è fornito dal controllo di gestione, inteso come l’insieme di tecniche che consente di pianificare e controllare l’andamento aziendale e di fornire al management le informazioni necessarie per elaborare strategie ed assumere decisioni corrette, attraverso le quali migliorare i risultati economici e finanziari e il posizionamento dell’azienda sul mercato.

La sola contabilità generale, infatti, non è di per sé sufficiente a consentire di dare una risposta esatta a domande quali “Fino a quanto posso spingermi nel praticare uno sconto ad un cliente senza rischiare di azzerare il margine di guadagno?”, “In quali linee di prodotto l’azienda guadagna e in quali perde?”, “Ho convenienza ad effettuare un investimento per aumentare la produzione?”. La contabilità generale è infatti capace solo di rappresentare l’andamento complessivo dell’impresa, ma non riesce a fornire informazioni di dettaglio (altrimenti non si chiamarebbe “contabilità generale”, ma “contabilità analitica”…), che sono invece necessarie al management per assumere corrette decisioni.

Per questo è necessario progettare e implementare un sistema di controllo di gestione semplice ma efficace, tagliato su misura dell’azienda, che sia in grado di fornire proprio “quelle” informazioni di cui si sente la necessità, evitando invece di ricorrere a software di mercato che, oltre ad assorbire molte risorse umane e finanziarie, finiscono spesso per essere troppo complessi da gestire e scarsamente efficaci (tante informazioni, ma di scarsa utilità).