società pubbliche Archivi - Alessandro Manetti - Dottore Commercialista e Revisore Legale https://www.alessandromanetti.com/tag/societa-pubbliche/ Consulenza e formazione per le imprese, per le Amministrazioni pubbliche e i loro organismi partecipati Sun, 24 Jan 2021 20:52:05 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.6 Società pubbliche https://www.alessandromanetti.com/societa-pubbliche/ Fri, 24 May 2019 07:41:14 +0000 https://www.alessandromanetti.com/?page_id=1634  

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Con l’approvazione del D.lgs. 175/2016 “Testo unico delle società a partecipazione pubblica” (TUSP), attuativo della c.d. Riforma Madia, il complesso mondo delle società partecipate dalle Amministrazioni pubbliche ha trovato finalmente una propria disciplina organica, sebbene non siano stati ancora approvati alcuni decreti attuativi.

Destinatari delle norme del TUSP sono principalmente le amministrazioni pubbliche e le società in controllo pubblico.

Sono questi i soggetti principali con cui collaboro da più di 10 anni e per i quali ho elaborato business plan e piani economico-finanziari, progettato ed implemento sistemi di “controllo analogo”, adeguato gli statuti societari, effettuato operazioni di razionalizzazione ed integrazione societaria, valutato partecipazioni, predisposto regolamenti per il reclutamento del personale, elaborato avvisi di selezione pubblica dei dipendenti, creato sistemi di valutazione delle performance del personale, ottenuto finanziamenti per la realizzazione di opere, effettuato operazioni di ristrutturazione del debito, predisposto bandi pubblici per l’acquisizione di beni, servizi e lavori.

 

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Split payment esteso a tutte le società in controllo pubblico https://www.alessandromanetti.com/split-payment-esteso-a-tutte-le-societa-in-controllo-pubblico/ Wed, 26 Apr 2017 08:28:32 +0000 https://www.alessandromanetti.com/?p=1382 Il Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50 (la c.d. “manovra correttiva”) è stato pubblicato sul supplemento ordinario n. 20/L alla Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2017 ed è già in vigore. Fra le varie novità si segnala quella contenuta all’art. 1 del decreto, relativa all’estensione del meccanismo dello “split payment” alle società […]

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Il Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50 (la c.d. “manovra correttiva”) è stato pubblicato sul supplemento ordinario n. 20/L alla Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2017 ed è già in vigore.

Fra le varie novità si segnala quella contenuta all’art. 1 del decreto, relativa all’estensione del meccanismo dello “split payment” alle società in controllo pubblico.

La disposizione ha l’obiettivo di ridurre l’evasione dell’IVA; infatti, in futuro, l’imposta esposta nelle fatture emesse dai fornitori delle società in controllo pubblico dovrà essere versata direttamente all’Erario da quest’ultime, anziché essere pagata al fornitore.

In particolare, è stato stabilito che a partire dalle operazioni per le quali sarà emessa fattura dal 1° luglio 2017, il meccanismo dello split payment previsto all’art. 17-ter del D.P.R. 633/72, è esteso, fra l’altro, anche:

  • alle società controllate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri, ai sensi dell’art. 2359, comma 1, nn. 1 e 2 del Codice Civile;
  • alle società controllate direttamente dalle Regioni, Province, Città Metropolitane, Comuni e Unioni di Comuni, ai sensi dell’art. 2359, comma 1, n. 1 del Codice Civile;
  • alle società controllate, direttamente o indirettamente, dalle società di cui sopra, ai sensi dell’art. 2359, comma 1, n. 1 del Codice Civile.

Inoltre, sempre con effetto dal prossimo 1° luglio, è stato abrogato il comma 2 dell’articolo 17-ter del D.P.R. 633/72, che prevedeva l’esclusione dallo split payment delle prestazioni di servizi assoggettate a ritenuta alla fonte, come quelle erogate dai professionisti.

Entro il prossimo 23 maggio 2017 il Ministero dell’Economia e delle Finanze dovrà emanare uno specifico decreto per definire le modalità dell’applicazione dello split payment da parte delle società in controllo pubblico e dei loro fornitori.

In attesa di tale decreto, si consiglia a tutte le società in controllo pubblico di attivarsi al fine di predisporre in tempo le necessarie procedure contabili per la corretta gestione del nuovo adempimento.

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I programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale secondo il Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica https://www.alessandromanetti.com/programmi-di-valutazione-del-rischio-di-crisi-aziendale/ Fri, 17 Mar 2017 09:17:42 +0000 https://www.alessandromanetti.com/?p=1352 L’art. 6, comma 2 del D.Lgs. 175/2016, il c.d. “Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica”, ha introdotto l’obbligo per tutte le società in controllo pubblico di predisporre specifici programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale e di informare al riguardo l’Assemblea nell’ambito della relazione annuale sul governo societario. Gli addetti ai […]

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L’art. 6, comma 2 del D.Lgs. 175/2016, il c.d. “Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica”, ha introdotto l’obbligo per tutte le società in controllo pubblico di predisporre specifici programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale e di informare al riguardo l’Assemblea nell’ambito della relazione annuale sul governo societario.

Gli addetti ai lavori si stanno interrogando sulle modalità attraverso le quali sia possibile adempiere al nuovo obbligo.

L’obiettivo del legislatore sembra comunque chiaro: obbligare le società in controllo pubblico ad adottare degli strumenti che consentano di monitorare costantemente il mantenimento dell’equilibrio economico e finanziario, in modo da evitare che eventuali risultati economici negativi o crisi di liquidità possano avere riflessi sui bilanci delle Amministrazioni pubbliche socie.

Per verificare il mantenimento dell’equilibrio economico sarà necessario controllare che i ricavi siano sempre sufficienti per coprire i costi della gestione, e quindi per evitare perdite, mentre per la verifica dell’equilibrio finanziario sarà necessario controllare che i flussi finanziari in entrata originati dalla gestione siano sufficienti e distribuiti temporalmente in modo da garantire il puntuale adempimento delle obbligazioni assunte dalla società con gli istituti di credito, i fornitori ed il proprio personale.

Aldilà dei modelli, più o meno complessi, che possono essere adottati per adempiere al nuovo obbligo, ai quali risulta che stia lavorando proprio in questi giorni anche Utilitalia, si ritiene che un modo semplice, ma molto efficace, per valutare il rischio di crisi aziendale sia quello di predisporre una serie di indicatori di tipo strutturale, finanziario ed economico, da calcolare a preventivo, sulla base dei dati contenuti in un bilancio di previsione pluriennale della società, per poi procedere nel corso della gestione al loro aggiornamento periodico (a cadenza trimestrale o semestrale) e, infine, effettuare il definitivo conteggio in sede di bilancio d’esercizio. In questo modo, la società avrà sempre un set di indicatori aggiornato, dal quale potranno essere ottenute adeguate informazioni sullo stato della gestione e, soprattutto, sulla sua possibile evoluzione futura, che consentiranno all’organo amministrativo di prevedere con sufficiente anticipo l’eventuale formazione di situazioni di crisi e, di conseguenza, di adottare in tempo adeguate scelte correttive.

Fra i numerosi indici che la dottrina aziendalistica ha prodotto nel corso degli anni, si possono citare i seguenti:

Indici di struttura:

  • Peso delle immobilizzazioni (immobilizzazioni / totale attivo x 100)
  • Peso del capitale circolante (attivo circolante / totale attivo x 100)
  • Peso del capitale proprio (capitale netto / totale passivo x 100)
  • Peso del capitale di terzi (debiti / totale passivo x 100)

Indici finanziari:

  • Capitale circolante netto (attivo circolante – passività correnti)
  • Margine di tesoreria (liquidità immediata + differita – passività correnti)
  • Margine di struttura (capitale proprio – immobilizzazioni nette)

Indici economici:

  • E.B.I.T.D.A. (margine operativo lordo)
  • E.B.I.T. (reddito operativo)
  • Risultato ante imposte
  • Risultato netto
  • R.O.I. (reddito operativo / totale attività)
  • R.O.E. (risultato economico netto / patrimonio netto)
  • R.O.S. (reddito operativo / ricavi netti delle prestazioni)

Relativamente all’obbligo per l’organo amministrativo, previsto dall’art. 6, comma 2 sopra richiamato, di informare annualmente l’Assemblea nella “relazione sul governo societario”, prevista al successivo comma 4, si ritiene che tale obbligo possa essere adeguatamente soddisfatto prevedendo uno specifico paragrafo nella Relazione sulla gestione, di cui all’art. 2428 del Codice Civile, anche in considerazione del fatto che tale relazione, nella maggior parte dei casi, è allegata al bilancio d’esercizio e, quindi, pubblicata presso il Registro delle Imprese.

Si richiama l’attenzione anche sul contenuto dell’art. 14 del D.Lgs. 175/2016, nella parte in cui prevede – commi 2, 3 e 4 – che, qualora dai programmi di valutazione del rischio previsti all’art. 6 emergano uno o più indicatori di crisi aziendale, l’organo amministrativo della società a controllo pubblico deve adottare senza indugio i provvedimenti necessari al fine di prevenire l’aggravamento della crisi, correggendone gli effetti ed eliminando le cause, attraverso un idoneo piano di risanamento. La mancata adozione di provvedimenti adeguati da parte dell’organo amministrativo, costituisce grave irregolarità ai sensi dell’art. 2409 del Codice civile.

Da notare che la semplice proposta da parte dell’organo amministrativo di ripianamento delle perdite da parte dei soci pubblici non è considerata un provvedimento adeguato, a meno che tale intervento non sia accompagnato da un piano di ristrutturazione aziendale, dal quale emergano concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico (e finanziario) delle attività svolte dalla società.

 

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Il decreto correttivo ed integrativo del Testo Unico delle società a partecipazione pubblica https://www.alessandromanetti.com/il-decreto-correttivo-ed-integrativo-del-testo-unico-delle-societa-a-partecipazione-pubblica/ Fri, 24 Feb 2017 16:00:25 +0000 https://www.alessandromanetti.com/?p=1339 Il Consiglio dei Ministri del 17 febbraio 2017 ha approvato in via preliminare il decreto integrativo e correttivo del D.Lgs. 175/2016, il Testo Unico delle società a partecipazione pubblica. Il testo del decreto non è stato ancora diffuso, ma dal comunicato stampa effettuato al termine del Consiglio dei Ministri emergono diverse novità: per le partecipazioni […]

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Il Consiglio dei Ministri del 17 febbraio 2017 ha approvato in via preliminare il decreto integrativo e correttivo del D.Lgs. 175/2016, il Testo Unico delle società a partecipazione pubblica.

Il testo del decreto non è stato ancora diffuso, ma dal comunicato stampa effettuato al termine del Consiglio dei Ministri emergono diverse novità:

  • per le partecipazioni regionali, l’esclusione, totale o parziale, di singole società dall’ambito di applicazione della disciplina contenuta nel Testo Unico potrà essere disposta con provvedimento motivato del Presidente della Regione;
  • il termine entro il quale le Amministrazioni pubbliche devono effettuare la revisione straordinaria delle partecipazioni sembrerebbe slittato al 30 giugno 2017;
  • il termine entro il quale le società devono effettuare la ricognizione del personale al fine di evidenziare eventuali esuberi sembra slittato anch’esso al 30 giugno 2017;
  • è stato riaperto il termine per l’adeguamento degli statuti alla nuova disciplina contenuta nel Testo Unico, che era scaduto al 31 dicembre 2016; con il nuovo termine le società dovrebbero avere tempo fino al 31 luglio prossimo per adeguarsi.

Prima dell’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri sarà necessario il parere del Consiglio di Stato, quello delle Commissioni parlamentari competenti e, soprattutto, l’intesa con gli Enti locali. Quest’ultima appare quella più difficile da ottenere, perché gli Enti locali cercheranno verosimilmente di far abbassare i parametri previsti all’art. 20, comma 2 del Testo Unico, che condizionano il mantenimento o la dismissione delle loro partecipazioni. Lo slogan “da ottomila a mille” appare sempre più un miraggio…

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Le Linee guida dell’ANAC in materia di accesso civico e di trasparenza https://www.alessandromanetti.com/le-linee-guida-dellanac-in-materia-di-accesso-civico-e-di-trasparenza/ Wed, 04 Jan 2017 09:10:01 +0000 https://www.alessandromanetti.com/?p=1288 Il 28/12/2016 il Consiglio dell’ANAC ha approvato le Linee guida per l’accesso civico generalizzato e le prime Linee guida per l’attuazione degli obblighi di trasparenza previsti dal D.Lgs. 97/2016, compreso l’elenco degli obblighi di pubblicazione. Relativamente alle Linee guida sulla trasparenza, tra le modifiche di maggior rilievo previste dalla normativa si segnala l’introduzione di nuove […]

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Società partecipate dagli enti locali

Il 28/12/2016 il Consiglio dell’ANAC ha approvato le Linee guida per l’accesso civico generalizzato e le prime Linee guida per l’attuazione degli obblighi di trasparenza previsti dal D.Lgs. 97/2016, compreso l’elenco degli obblighi di pubblicazione.

Relativamente alle Linee guida sulla trasparenza, tra le modifiche di maggior rilievo previste dalla normativa si segnala l’introduzione di nuove sanzioni pecuniarie per i soggetti inadempienti, che saranno irrogate direttamente dall’ANAC, e l’unificazione fra il Piano triennale di prevenzione della corruzione e quello della trasparenza.

Si ricorda che l’art. 2-bis del D.Lgs. 33/2013, introdotto dal D.Lgs. 97/2016, ha ridisegnato l’ambito soggettivo di applicazione della disciplina sulla trasparenza rispetto alla precedente indicazione normativa contenuta nell’abrogato art. 11 del D.Lgs. 33/2013. Oggi, i destinatari degli obblighi di trasparenza sono i seguenti:

1) pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, co. 2 del D.Lgs. 165/2000, ivi comprese le autorità portuali, nonché le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione, destinatarie dirette della disciplina contenuta nel decreto (art. 2-bis, co. 1);

2) enti pubblici economici, ordini professionali, società in controllo pubblico, associazioni, fondazioni ed enti di diritto privato, sottoposti alla medesima disciplina prevista per le p.a. «in quanto compatibile» (art. 2-bis, co. 2);

3) società a partecipazione pubblica, associazioni, fondazioni ed enti di diritto privato soggetti alla medesima disciplina in materia di trasparenza prevista per le p.a. «in quanto compatibile» e «limitatamente ai dati e ai documenti inerenti all’attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione europea» (art. 2-bis, co. 3).

Inoltre, le disposizioni transitorie dettate al comma 1 dell’art. 42 del D.Lgs. 97/2016 prevedono che tutti i soggetti a cui si applica il D.Lgs. 33/2013 erano tenuti ad adeguarsi alle modifiche introdotte dal D.Lgs. 97/2016 entro il 23 dicembre 2016, cioè entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, con riferimento sia agli obblighi di trasparenza che di accesso civico generalizzato.

Al fine di consentire alle amministrazioni i necessari adeguamenti tecnici, l’attività di vigilanza dell’ANAC sui nuovi obblighi e su quelli oggetto di modifica sarà svolta a partire dal 31 gennaio 2017 in coincidenza con l’adozione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza.

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La relazione 2016 della Sezione Autonomie della Corte dei Conti sugli organismi partecipati dagli Enti territoriali https://www.alessandromanetti.com/la-relazione-2016-della-sezione-autonomie-della-corte-dei-conti-sugli-organismi-partecipati-dagli-enti-territoriali/ Wed, 12 Oct 2016 10:10:38 +0000 https://www.alessandromanetti.com/?p=1226 Si pubblica la relazione 2016 (clicca qui per scaricare il documento) sui risultati dell’indagine condotta dalla Sezione Autonomie della Corte dei Conti (Deliberazione n. 27/SEZAUT/2016/FRG), che si inserisce nell’ambito delle attività di referto al Parlamento che tale Sezione svolge annualmente a norma dell’art. 7, comma 7, della Legge 131/2003, sugli andamenti complessivi della finanza regionale […]

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grattacieli2Si pubblica la relazione 2016 (clicca qui per scaricare il documento) sui risultati dell’indagine condotta dalla Sezione Autonomie della Corte dei Conti (Deliberazione n. 27/SEZAUT/2016/FRG), che si inserisce nell’ambito delle attività di referto al Parlamento che tale Sezione svolge annualmente a norma dell’art. 7, comma 7, della Legge 131/2003, sugli andamenti complessivi della finanza regionale e locale, anche sulla base dell’attività svolta dalle Sezioni regionali della Corte, allo scopo di fornire dati di sintesi rispetto ai controlli eseguiti sul territorio.

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Consiglio di Stato – Principali pronunciamenti d’interesse degli organismi partecipati dagli Enti locali https://www.alessandromanetti.com/consiglio-di-stato-principali-pronunciamenti-dinteresse-degli-organismi-partecipati-dagli-enti-locali/ Sat, 21 Nov 2015 17:55:15 +0000 https://www.alessandromanetti.com/?p=630 Si riportano di seguito alcuni dei principali pronunciamenti d’interesse per gli organismi partecipati dagli Enti locali che sono stati espressi nel corso degli ultimi anni dal Consiglio di Stato: Consiglio di Stato – Parere n. 298-2015 relativo alla dichiarazione “self-executing” delle direttive comunitarie in materia di in house providing Consiglio di Stato – Sentenza n. […]

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Si riportano di seguito alcuni dei principali pronunciamenti d’interesse per gli organismi partecipati dagli Enti locali che sono stati espressi nel corso degli ultimi anni dal Consiglio di Stato:

  • CdS – Sentenza 4253-2015 relativa alla conferma della necessità di preventivo recepimento delle direttive comunitarie in materia di in house providing

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Studi e ricerche relative alle società pubbliche in Italia https://www.alessandromanetti.com/studi-e-ricerche-relative-alle-societa-pubbliche-in-italia/ Tue, 17 Nov 2015 10:32:08 +0000 https://www.alessandromanetti.com/?p=621 Di seguito vengono riportati alcuni documenti che espongono i risultati di studi e ricerche effettuate riguardo alla società pubbliche presenti in Italia: ISTAT – Le partecipate pubbliche in Italia – Report del 16 novembre 2015 MEF – Rapporto sulle partecipazioni detenute dalla PA – Dicembre 2015 RGS – Schema di convenzione standard sul partenariato pubblico-privato […]

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pen_1 rielabDi seguito vengono riportati alcuni documenti che espongono i risultati di studi e ricerche effettuate riguardo alla società pubbliche presenti in Italia:

 

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